Tutti gli articoli di Marcello Sparaventi

La mostra “Il Paesaggio naturale nel paesaggio antropico” si trasferisce a Fiorenzuola di Focara (PU)

Nella foto:  Centro Arti Visive Pescheria-Pesaro, la mostra curata da “Centrale Fotografia”

Sarà inaugurata a Fiorenzuola di Focara nel comune di Pesaro, la mostra di fotografia “Il paesaggio naturale nel paesaggio antropico”. Dopo essere state esposte al “Centro Arti Visive Pescheria” di Pesaro, le immagini dedicate al Parco San Bartolo si trasferiranno nel centro storico di Fiorenzuola, dove sarà possibile vedere il video “suoni chiusi” realizzato da Gianluca Vincenzetti. Nella sede della Comunità del Parco, sede della mostra, verrà presentato in anteprima il catalogo dell’evento curato da Marcello Sparaventi presidente dell’associazione “Centrale Fotografia”, in coolaborazione con la Stamperia Digitale Benelli e Foto Capri di Fano. La pubblicazione sarà illustrata da due consiglieri del Parco: l’architetto Roberta Martufi e Mauro Furlani presidente della Federazione nazionale Pro Natura di Torino. La mostra a Pesaro ha riscosso un notevole successo, ed ha acquisito un valore simbolico di stretta attualità: portare all’attenzione dei cittadini una realtà ricca di contesti naturali e al contempo così fragile, che ogni giorno rischia il suo equilibrio.
La mostra è visitabile fino al 8 gennaio 2012.
Per informazioni: Ente Parco San Bartolo 0721 268426 cell. 348 3572203 www.parcosanbartolo.it

Commento di Massimo Conti alla fotografia di Richard Kalvar

Foto di Richard Kalvar – circolo giovanile “Salvador Allende”, Palazzo Montevecchio a Fano

Fa piacere scoprire che un’immagine che racconta la vita di giovani fanesi sia entrata a pieno titolo come episodio emblematico del lavoro di un grande fotografo della Magnum. Una foto che, assieme alle tante altre del progetto L’Italia e gli italiani farà il giro del mondo. I ragazzi del circolo “Salvador Allende” ripresi da Richard Kalvar posano in maniera del tutto naturale davanti all’obiettivo del fotografo intenti e concentrati, sembra, a guardare qualcosa o qualcuno. Colpisce nel loro vestiario l’assenza di un qualsivoglia richiamo a divise o simboli che ricordino vecchie ideologie: niente capelli lunghi e kefià: ragazzi normali. Ispirano fiducia; i libri sullo scaffale da un alto la lavagna bianca dall’altro, la posizione composta, alcuni a braccia conserte, ma soprattutto il loro sguardo suggeriscono studio, impegno e dedizione. Sembrano bravi studenti intenti a seguire una lezione, giovani a cui affideresti il futuro del paese con la certezza di averlo messo in buone mani. L’immagine di Gramsci alle loro spalle e il graffito COMUNISTI disegnato sul muro ci ricordano che questi sette adolescenti vogliono costruire un’Italia migliore a partire non dalle macerie ma dalle fondamenta di una grande idea di giustizia e libertà. Una bellissima foto che ci fa onore.
Massimo Conti

“Centrale Fotografia” in mostra al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro

“Il paesaggio naturale nel paesaggio antropico”. E’ questo il titolo della mostra che sarà inaugurata domenica 13 novembre 2011, alle 18, nella ex Chiesa del Suffragio del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro. L’evento (aperto fino al 27 novembre), è organizzato dal Parco Naturale del San Bartolo in collaborazione con l’associazione culturale “Centrale Fotografia”, la Stamperia Digitale Benelli e Foto Capri di Fano, ed è il risultato di un corso di fotografia del paesaggio che l’Ente Parco ha organizzato nel settembre del 2010, ottenendo grande consenso in tutta la provincia.
Accanto alle fotografie selezionate, che riassumono il lavoro dei trenta corsisti, ci sarà un’istallazione video curata da Gianluca Vincenzetti  e, nella saletta video, sarà possibile vedere l’intera conferenza ” Il metodo nel linguaggio fotografico “svolta a fine corso da Piero Pozzi, docente di fotografia al Politecnico di Milano.  Infine, a completamento della giornata inaugurale, è previsto l’ intervento del Prof. Nando Cecini , e l’istallazione sonora di Alessandro Buccioletti .
“Il progetto è stata un’occasione per riflettere sullo stato del San Bartolo, sulla sua storia e sul rapporto che il Parco ha con il territorio ad esso limitrofo – spiega l’architetto Roberta Martufi, – consigliere dell’Ente Parco -. Dalle sue pendici si possono infatti osservare scorci naturali di incredibile bellezza, come la falesia, o vedute dove l’elemento umano ha inesorabilmente cancellato il paesaggio agrario sostituendolo con un paesaggio industriale. Si possono osservare Ville e Borghi, dove la storia si racconta, e orizzonti marini dove lo sguardo si perde”. “Il corso è stato anche luogo di dibattito intorno alla tecnica fotografica applicata all’indagine sul campo e alla riflessione personale – puntualizza Marcello Sparaventi, Presidente di Centrale Fotografia – e i partecipanti hanno potuto confrontarsi con professionisti che li hanno guidati lungo tutto il periodo”. “Il Parco San Bartolo ha come compito istituzionale la tutela e la valorizzazione dei beni paesaggistici, culturali e naturali – afferma il presidente Domenico Balducci – e anche promuovere  la conoscenza del territorio. L’ evento sposa in pieno queste finalità, per questo il consiglio del Parco ha deciso di far proseguire la mostra a Fiorenzola di Focara, dal 10 dicembre 2011 al 8 gennaio 2012” e di presentare il catalogo del progetto “Il paesaggio naturale nel paesaggio antropico” nell’antico borgo. 

Per informazioni: Ente Parco San Bartolo 0721 268426 cell. 348 3572203 www.parcosanbartolo.it
Centrale Fotografia tel. 347 2974406

Riflessioni dopo l’incontro con Glauco Maria Martufi

ph. Guido Zonghetti

 

Dopo l’incontro con il prof. Glauco Maria Martufi, una nostra corsista ci ha mandato delle riflessioni che condividiamo per approfondire le tematiche del paesaggio, affrontate nel corso FANO-URBINO luoghi e vie di comunicazione:


La curiosità è una delle caratteristiche che alimenta la personalità: luoghi, libri ed opere d’arte sono il pane quotidiano di cui si nutre il genere umano quando ha sete di sapere. Questa riflessione nasce spontanea nel momento in cui ci si sofferma a pensare al territorio che ci circonda, così pieno di colori sapori e ricordi.
Spesso capita che alcune bellezze territoriali siano a noi sconosciute poiché le possiamo avere sempre a nostra disposizione e così cerchiamo il lontano, il misterioso senza renderci realmente conto che il “bello” è molto vicino a noi.
L’incontro di mercoledì scorso (12 ottobre 2011) ha suscitato in me tali pensieri: la scoperta di alcuni luoghi storici del nostro territorio ha fatto crescere la consapevolezza di volermi soffermare più attentamente su particolari vicini ma a me ignoti.
Grazie all’attenta analisi visiva di Glauco Maria Martufi sono riuscita a scoprire alcuni dei più caratteristici borghi della nostra provincia. Strade, case, alberi e sentieri, costituiscono il cuore della nostra terra, così ricca di storia e di particolari.
L’elemento che maggiormente mi ha colpito è la vivacità di colori e di particolari di Sant’Angelo in Vado. Le quattro immagini a noi presentate mostrano la tipica cascata del paese. Ma la particolarità sta nel catturare l’immagine in quattro fasi diverse, dandoci la possibilità di una prospettiva di tipo impressionista. Allo stesso modo il pittore Monet dipinse quattro tele raffiguranti Notre Dame de Paris studiandone la luce ed il colore dando vita a quattro dipinti con lo stesso soggetto ma con un occhio diverso. Vennero dipinte in diversi momenti della giornata: alba, mezzogiorno, tramonto e notte.

Allo stesso modo la cascata di Sant’Angelo in Vado è un’esplosione di colori i quali ci permettono di collegare un quadro impressionista con una fotografia fatta in momenti diversi. La cascata dipinda di bianco ci riporta in un contesto surreale mentre i colori autunnali ci danno un senso intenso di calore. Sinceramente trovo estremamente interessante ritrarre un soggetto guardandolo da prospettive stagionali per coglierne i cambiamenti ed è in questa situazione che l’occhio ha un ruolo decisivo.

A mio parere un bravo fotografo dev’essere in grado di catturare qualsiasi sfumatura che un soggetto sia in grado di esprimere. Ed è per questo che ogni persona vede il mondo con occhi diversi utlizzando la macchina fotografica come un tramite tra l’idea e il concetto stesso.

Senza dubbio riscoprire i paesaggi della mia provincia sarà un modo per scavare più a fondo con realtà che mi appartengono da vicino, cercando di coglierne gli aspetti storici, sociali e culturali da me spesso accantonati.

 

Claudia Campagna

 

Il tono più alto. Omaggio a Giuseppe Cavalli, a cinquant’anni dalla sua scomparsa

Pesaro 29 ottobre 2011, Sala del Novecento dei Musei Civici

 

I curatori dell’evento, Marcello Sparaventi e Daniele Cavalli

 

Lo storico della fotografia Cesare Colombo, autore delle schede del catalogo

 

 

 

Sabato 29 ottobre 2011 nella sala del ‘900 dei Musei Civici un appuntamento per ricordare Giuseppe Cavalli, fotografo – marchigiano d’adozione – e divulgatore del linguaggio fotografico tra i più influenti del secolo scorso. L’omaggio viene celebrato a 50 anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Senigallia il 25 ottobre 1961.

Sabato 29 ottobre alle 17, nella Sala del ‘900 dei Musei Civici di Pesaro si terrà un evento dedicato alla fotografia d’autore per rendere omaggio a Giuseppe Cavalli, fotografo, intellettuale e divulgatore del linguaggio fotografico tra i più influenti del secolo scorso. Cavalli viene ricordato cinquant’anni dopo la sua scomparsa che avvenne a Senigallia il 25 ottobre del 1961.

L’incontro è anche l’occasione per presentare il catalogo – ‘Il tono più alto. Omaggio a Giuseppe Cavalli, a cinquant’anni dalla sua scomparsa’ – che contiene alcune tra le più significative immagini in bianco e nero di Cavalli. Nato a Lucera il 29 novembre 1904 ma marchigiano d’adozione dal 1938, è stato fondatore e animatore del gruppo Misa di Senigallia, fucina della grande tradizione fotografica di quella città – un nome per tutti Mario Giacomelli -, e del circolo fotografico di Milano ‘La bussola’ di cui scrive il manifesto programmatico (“Noi crediamo alla fotografia come arte..”). Viene riconosciuto come un maestro della fotografia d’arte per i suoi inconfondibili toni delicati e le composizioni rigorose.

L’appuntamento del 29 ottobre avverrà alla presenza di Gloriana Gambini, assessore alla cultura del Comune di Pesaro, e prevede un intervento e un audiovisivo “Cavalli: il suo tempo, la sua eredità”,  di Cesare Colombo, critico e storico della fotografia autore delle schede del catalogo, e la partecipazione di Daniele Cavalli, figlio dell’artista e responsabile dell’archivio “Giuseppe Cavalli” di Roma, di Riccardo Gambelli, uno dei fotografi dello storico gruppo Misa, e di Lidia Ferroni moglie di Ferruccio Ferroni anche lui allievo di Cavalli e socio fondatore del gurppo Misa. L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale “Centrale Fotografia” in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pesaro ed è curata da Marcello Sparaventi e Daniele Cavalli,  con il contributo speciale di General Tempering Pesaro, Omnia Comunicazione Editore Fano e Stamperia Digitale Benelli Pesaro.

La storia di questo evento ha radici lontane. Nel 2009 nasce al ‘Caffè Centrale’ di Fano l’associazione culturale ‘Centrale Fotografia’ che inaugura la prima edizione della rassegna omonima con la storia della “scuola fotografica marchigiana”. Uno degli appuntamenti in programma vede protagonista proprio Giuseppe Cavalli che nel 1938, di passaggio a Senigallia, rimane talmente colpito dalla bellezza dei luoghi e dall’amabilità dei suoi abitanti da decidere di rimanere a vivere in questa città. Da Senigallia a Pesaro. Nell’agosto del 1959, due anni prima della sua morte, Cavalli espone a Pesaro, in una sala dell’hotel Cruiser, 34 fotografie tutte scattate in quell’anno, accompagnate da un testo critico del pittore Nino Caffè; una delle immagini – Vela marchigiana – compare anche nel catalogo presentato il 29 ottobre. Sempre nel 1959, esce a Milano da Schwarz Editore ‘Nuova Fotografia Italiana’, un’importante antologia critica dedicata alla fotografia, firmata da Giuseppe Turroni e in cui Cavalli viene considerato uno degli esponenti più influenti nella cultura e diffusione della fotografia italiana.

L’evento ai Musei Civici di Pesaro dedicato a Giuseppe Cavalli, vuole colmare una lacuna e rappresentare il punto di partenza per la riscoperta di un grande intellettuale e artista che ha amato profondamente le Marche e senza il quale, forse, la fotografia italiana non avrebbe raggiunto i risultati che per qualche decennio l’hanno resa famosa in Europa.

Il catalogo è realizzato da OMNIA Comunicazione Editore con il contributo della General Tempering Pesaro.

Organizzatore Associazione Culturale ‘Centrale Fotografia’ in collaborazione con Comune di Pesaro Assessorato alla Cultura, con il contributo di Omnia Comunicazione Editore Fano e Stamperia Digitale Benelli Pesaro, con il contributo speciale di General Tempering Pesaro

Luogo:Musei Civici, Pesaro

Data Inizio Evento: 29-10-11 ore 17

ingresso gratuito

Informazioni: tel 347 2974406

www.centralefotografia.com

Info Disabili: accesso disabili

 

Giuseppe Cavalli –  Lucera, 29 novembre 1904 – Senigallia, 25 ottobre 1961