La prima edizione di Centrale Fotografia

La prima edizione della rassegna Centrale Fotografia omaggia La Scuola fotografica marchigiana e si concentra su tre fotografi: Giuseppe Cavalli, Luigi Crocenzi, Mario Giacomelli, tre personaggi che dalle Marche, negli anni Cinquanta, parteciparono al rinnovamento del linguaggio fotografico in Italia.

Nel primo incontro, dedicato a Mario Giacomelli (1925-2000, Senigallia), sono intervenuti personaggi di rilievo:

  • la direttrice dell’archivio Mario Giacomelli di Sassoferrato Katiuscia Biondi ha mostrato Paesaggi marini inediti, estrapolati dalla serie Le mie Marche, prodotta da Giacomelli dagli anni Settanta alla fine dei Novanta;
  • Simona Guerra, archivista e studiosa della fotografia, ci ha fatto ascoltare alcuni dialoghi registrati di Mario, riproposti in forma letteraria nel libro  Mario Giacomelli. La mia vita intera edito da Bruno Mondadori nel 2008;
  • Simone Giacomelli, figlio di Mario, responsabile dell’archivio Giacomelli di Senigallia, ha mostrato le immagini che accompagnano un suo testo Mario Giacomelli ovvero i ricordi di un ragazzo nato nel 1925 e suo figlio nato nel 1968, pubblicato nel libro Mario Giacomelli. La figura nera segue il bianco edito da Contrasto nel 2009;
    Gianluca Vincenzetti del Teatrodelleisole, ha letto alcuni versi poetici inediti di Mario Giacomelli.

Nel secondo incontro si è parlato di Luigi Crocenzi (Montegranaro, 1923 – Fermo, 1984), importante personaggio della fotografia italiana del secondo dopoguerra, autore di numerosi foto-racconti, pubblicati su riviste come “Il Politecnico”, “Il Caffè”. Sono intervenuti:

  • il prof. Giocondo Rongoni di Fermo, attraverso una serie di immagini, ha tracciato la figura intellettuale di Crocenzi;
  • l’architetto Giuseppe Tranali, profondo conoscitore dell’Archivio Crocenzi, attualmente proprietà del Craf (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia) di Spilimbergo (PN);
  • Marco Andreani ha parlato dei rapporti fra Giacomelli e Crocenzi tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, ricostruiti sulla base di una serie di documenti, tra cui una lettera di Giacomelli a Crocenzi, mostrando come le teorie e le iniziative di Crocenzi abbiano influito sull’opera di Giacomelli e abbiano costituito per lui un nuovo punto di riferimento.

Nell’incontro conclusivo, dedicato al Maestro della fotografia idealista, Giuseppe Cavalli (Lucera 1904-Senigallia 1961), da segnalare l’intervento di altri studiosi:

  • Cesare Colombo, importante fotografo milanese e storico della fotografia ha preparato per l’occasione un audiovisivo dal titolo Cavalli & C., dove ha descritto le influenze estetiche di Giuseppe Cavalli nella fotografia italiana;
  • Daniele Cavalli, responsabile dell’archivio Cavalli di Roma, ha descritto la biografia di suo padre;
  • Lidia Barucca Ferroni, moglie del fotografo Ferruccio Ferroni, la quale ha conosciuto Cavalli nel 1945 quando fonda a Senigallia il Teatro di filodrammatica;
  • Diana Saponara del Teatrodelleisole ha letto alcuni testi di Giuseppe Cavalli, tra cui uno stralcio del Manifesto della Bussola scritto nel 1947.

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Fotografia di ricerca a Fano e nelle Marche